La Direttiva 2013/59/EURATOM stabilisce norme fondamentali di sicurezza relative alla protezione contro i pericoli derivanti dall’esposizione alle radiazioni ionizzanti.
La Direttiva del Consiglio del 5 dicembre 2013 abroga le direttive 89/618/Euratom, 90/641/Euratom, 96/29/Euratom, 97/43/Euratom e 2003/122/Euratom (G.U.U.E. L13 del 17.01.2014).
La direttiva fissa i Principi generali della radioprotezione (Art.5), Vincoli di dose per l’esposizione professionale (Art. 6), Livelli di riferimento per le situazioni di esposizione di emergenza ed esistenti (Art. 7) e i Limiti di dose per l’esposizione professionale di diverse categorie di soggetti (Artt. 8 e ss).
Capi specifici riguardano istruzione, formazione e informazione nel campo della radioprotezione, oltre che il tema delle esposizioni professionali, con indicazioni specifiche rispetto ai provvedimenti da adottare sui luoghi di lavoro.
La Direttiva si applica a numerosi ambiti. Fra questi, all’esposizione dei lavoratori o di individui della popolazione al radon in ambienti chiusi, all’esposizione esterna dovuta ai materiali da costruzione e ai casi di esposizione prolungata dovuta agli effetti di un’emergenza o di un’attività umana del passato.
L’articolo 103 (Piano d’azione per il Radon) richiede agli Stati Membri di definire un piano d’azione nazionale che affronta i rischi di lungo termine dovuti alle esposizioni al radon nelle abitazioni, negli edifici pubblici e nei luoghi di lavoro per qualsiasi fonte di radon, sia essa il suolo, i materiali da costruzione o l’acqua in base alle considerazioni sugli aspetti individuati nell’allegato XVIII alla direttiva.
Per quanto riguarda l’esposizione al Radon in ambienti chiusi, l’articolo 74 richiede agli Stati membri di stabilire livelli di riferimento nazionali per le concentrazioni di Radon e di promuovere interventi volti a individuare le abitazioni che presentano concentrazioni medie annue di Radon superiori al livello di riferimento.
Con il Decreto Legislativo 101 del 31 luglio 2020, in vigore dal 27 agosto, l’Italia adegua la normativa vigente a quanto previsto in sede europea, introducendo le nuove norme in materia di esposizione al gas Radon contenute nel Titolo IV.
Il Decreto apporta modifiche rilevanti rispetto al quadro normativo precedente per quanto riguarda la Protezione dall’esposizione al Radon negli ambienti di lavoro. Inoltre, vengono introdotte anche in Italia norme specifiche per la Protezione dall’esposizione al Radon negli ambienti di vita.