L’indagine regionale sulla distribuzione territoriale dei livelli di radon negli ambienti di vita e di lavoro è finalizzata all’individuazione delle zone ad elevata probabilità di alte concentrazioni di radon.
Tali zone sono considerate quelle in cui almeno il 10% delle abitazioni è stimato superare il livello di riferimento di 200 Bq/m3.
La Delibera della Giunta regionale Toscana n. 1579/2024 rappresenta un’azione cruciale per affrontare il rischio radon, un gas radioattivo naturale che può avere gravi implicazioni per la salute, come il rischio aumentato di cancro ai polmoni. Attraverso questa delibera, si vuole garantire una maggiore tutela della salute pubblica e dell’ambiente, affrontando il problema con un approccio sistematico e scientifico.
La delibera si inserisce nel contesto del Piano Nazionale d’Azione per il Radon (PNAR) 2022-2032, che fornisce linee guida per affrontare il problema del radon su scala nazionale. Questa integrazione garantisce che le azioni a livello regionale siano coordinate e complementari a quelle nazionali.
Aree prioritarie in Toscana
Nella regione Toscana, i Comuni individuati sono 13, con una popolazione complessiva di circa 50.000 abitanti (49331 residenti al 31/12/2010, pari a circa l’1,3% del totale regionale, dati ISTAT).
- Provincia Grosseto: Arcidosso, Castel del Piano, Isola del Giglio, Pitigliano, Roccastrada, Santa Fiora, Sorano
- Provincia Livorno: Marciana, Marciana Marina
- Provincia Pisa: Montecatini Val di Cecina
- Provincia Pistoia: Piteglio
- Provincia Siena: Abbadia San Salvatore, Piancastagnaio
Queste località sono state selezionate in quanto presentano caratteristiche geologiche favorevoli all’accumulo di radon o dati preesistenti che indicano concentrazioni elevate.
I dati mostrano che, salvo nel caso di Piteglio, dove il numero di luoghi di lavoro misurati è relativamente piccolo, nei Comuni individuati il problema del radon si presenta sia nelle abitazioni che nei luoghi di lavoro (inclusi gli edifici con accesso al pubblico e le scuole).
In alcuni casi le differenze di entità nei valori medi e nei superamenti dei livelli di riferimento sono non significative da un punto di vista statistico (ad esempio fra Santa Fiora e Abbadia San Salvatore); inoltre i parametri della distribuzione rappresentano valori medi per il territorio comunale, ma è necessario tenere presente che in alcuni casi il Comune può presentare una forte disomogeneità territoriale, come nel caso di Montecatini Val di Cecina.
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